lunedì 9 gennaio 2006

il 3 gennaio stavo partendo per una dimensione più consona alle mie facoltà mentali, da queste parti soffiava il föhn, e sembrava quasi che le temperature si decidessero ad alzarsi di qualche grado.

sono tornato oggi, e si gela. immagino sia saltata la corrente.

io sono rientrato in ufficio piuttosto confuso sulle domande fondamentali della vita (la borghesiana si chiama così perchè l’ha inventata j.l. borges? c’è qualche lavoro più creativo del capo ufficio stampa di trenitalia? perchè sono rientrato in ufficio?) anche se ho interiorizzato l’evangelica consapevolezza che non si vive di solo pane e philadelphia, o, quantomeno, che la monoalimentazione è una pratica poco equilibrata.

ne parlavo giusto ieri con il colonnello sanders all’incontro per il rinnovo della tessera annuale del club dei salati di mente, sull’intercity roma-milano delle 12.47, prima di affrontare l’annoso problema delle differenze strutturali fra baden baden e baden powell.

alla fine, mentre camminavo di notte su marciapiedi ghiacciati, tornando verso casa, mi ha preso qualcosa di molto simile alla nostalgia.


cose urgenti da fare

- non ricordo

- non ricordo

- diventare un criceto



(il problema dell’intercity, apparentemente, era che gli scompartimenti, il corridoio, e i bagni delle carrozze fossero intasati di persone e bagagli, tanto da rendere impossibile qualsiasi movimento.

certo, nei periodi di festività e ponti, esisterebbero soluzioni vecchie e non definitive come: aumentare il numero degli intercity (ma bisognerebbe pagare per avere delle motrici disponibili e ridisegnare l’intera struttura degli incroci); aumentare il numero delle carrozze (ma, analogamente, bisognerebbe pagare per avere più carrozze disponibili); non vendere più di tanti biglietti (ma si lascerebbe la gente a piedi e si perderebbero grossi incassi); eliminare qualche eurostar a favore degli intercity (ma allora che abbiamo investito a fare nella modernizzazione del paese?).

invece è molto più intelligente e funzionale affrontare il problema da un corretto punto di vista scientifico.

considerando infatti la dimostrata relatività generale di einstein, tempo e spazio sono relativi all’osservatore: con l’aumentare della velocità, lo spazio tende a contrarsi.

ora, si capisce che l’unico modo di farci viaggiare più comodi fosse arrivare a milano con due ore di ritardo.

questo potrebbe anche far capire agli ambientalisti che l’alta velocità, per non trasformarsi in un investimento sbagliato, ha realmente bisogno di spazio


10 commenti:

boxroom ha detto...

)




ti ho chiuso la parentesi.

e tibbacio:-)

karmac0ma ha detto...

Ho letto tutti i post fino a metà dicembre, ora i colleghi mi guardano storto perchè rido da sola.


Io amo i lunedi, amo un pò meno le domeniche (frase vitale).


Si ma comunque la tua visione del mondo è quella che mi mancava.

Ah, anche io mi sono intrattenuta con dio, passava da queste parti (così mi ha detto ma non ci credo, è venuto apposta per me) probabilmente per il mio problema con l'alcool. La cosa che mi ha fatto prendere male però è stata che era davvero a mia immagine e somiglianza.

Brrr..

davideman ha detto...

Bentronato ;)

anonimo ha detto...

facciamo il cricetaio insieme???


c.

rip ha detto...

Nostalgia è non dover mai dire "ho interiorizzato l’evangelica consapevolezza che non si vive di solo pane e philadelphia" (o forse nostalgia è proprio questo, ora non ne sono molto sicura).

anonimo ha detto...

do you want two littlewolves?

track

waki ha detto...

non si vive di solo cane, però dice pane al pane e pino al pino.

manuelcalavera ha detto...

se ti va, ho un paio di ruote da criceto da parte. la superficie interna è divisa in bande di colore differente, in modo che facendole ruotare velocemente sfumino nel bianco e la bestiolina cada in uno stato ipnotico durante il quale crede di essere un ermellino.

anonimo ha detto...

la voglio anch'io la tessera del

club dei salatini di mente

(gusto paprika, se c'è), la

metto con gli altri trofei:

il piccolo Cottolengo d'oro,

la coppa vinta al palio degli

asini (2° posto), il premio

Basaglia come miglior mattatore

protagonista pari merito con

mio alter ego, miglior attore

non protagonista (assegnato

dal team del 118),etc, etc.

ps. guarda che Dio..ti vede

Aloha

eddiemac ha detto...

box: grazie, sei un tesoro

karmacoma: io il lunedì sono uno straccio. a ben guardare anche gli altri giorni della settimana, però. sono piuttosto ecumenico sui giorni della settimana.

davide: grassie

c: sì, dai

rip: nostalgia è non dover mai dire.

track: ies tenchiu.

waki: e anche gino al gino, che altrimenti non risponde

manuel: le vorrei davvero tanto. non so cosa darti in cambio, però. va bene un tegolino dell'86?

r-b: se dio mi vede, secondo me un po' si annoia