giovedì 31 marzo 2005

da qualche tempo ho un lavoro. uno di quelli veri. insomma, più o meno.
il che vuol dire che per la prima volta in vita mia ho ferie e malattia pagate, e un lavoro idiota per cui devo alzarmi presto tutte le mattine.
una vita grama servita sul piatto d’argento dello stipendio fisso, che mi consentirebbe una vita dignitosa tipo se vivessi in papua nuova guinea.
ogni tanto, mentre sono al lavoro, mi trovo a scrivere su un pc portatile che è un po’ confuso riguardo alla sua identità e ad altre cose ancora. siamo abbastanza in sintonia, se proprio lo devo dire.
il fatto è che su questo pc sono stati installati 2 diversi sistemi operativi. inutile spiegare che non c’è affatto una partizione del disco, i due sistemi operativi sono stati installati uno dentro l’altro, un curioso sistema embedded che credo sia assolutamente originale e innovativo nel panorama informatico italiano. ancora non so come sia successo ma visto chi usava questo computer prima di me, ho qualche idea in proposito.
succede che ogni tanto, senza preavviso, in media due volte al giorno, il computer decide che ne ha un po’ piene le palle e si spegne.  siamo abbastanza in sintonia, se proprio lo devo dire.
insomma, non c’è modo di prevedere quando succederà. semplicemente sai che succederà, prima o poi.
tu sei lì, che stai facendo qualcosa di tutto sommato inutile, e sbreng™, schermo nero.
una cosa che si avvicina di molto alla metafora, per dirla tutta.
salvate dunque, poichè non sapete nè il giorno nè l’ora.

ultim’ora
secondo una recente comunicazione dell’ufficio stampa di un noto partito politico italiano, lo slogan “io c’entro” non sarebbe da intendersi come una precisa ammissione di colpa

12 commenti:

thewestway ha detto...

mi piacciono questi post intimisti sui sistemi operativi. occhio all;ironia forzata , mi raccomando.

stillpoint ha detto...

quindi bruciare il tendone dell'uddiccì è stato solo frutto d'un malinteso..?

anonimo ha detto...

non si dice sbreng.

pista

anonimo ha detto...

c'è vento oggi.

pista

anonimo ha detto...

se 'io c'entro' non è un'ammissione di responsabilità, allora è un imperativo catatonico.

ti ricordi se sotto c'era scritto 'costi quel che costi'? (chiara colpevolizzazione del peso economico di ciascun elettore).

junior ha detto...

una volta ho lavorato sul pc di un folle che aveva il sistema operativo in fiammingo, la tastiera francese e autocad in inglese, mentre i miei improperi erano in italiano

nellacoloniapenale ha detto...

Non è un'ammissione di colpa. E' ciò che gridava l'onorevole Follini mentre tentava di dimostrare alla nipotina perplessa che anche lui riusciva ad entrare nella casa di Barbie.

almavox ha detto...

:-)

e.l.e.n.a. ha detto...

...ti sento apocalittico eddie...

e, in virtù di/malgrado questo..., ti bacio :)

anonimo ha detto...

il problema è che il computer si spegne proprio quando non te lo aspetti. e fa danni. Ciao ti voglio bene Silvia

Climacus ha detto...

Su, eddie, non puoi entrarmi in depressione proprio ora che hai trovato un lavoro (scusa, ma ti pagano per fare il cannibale?). E comunque io avrei bisogno di una mano in giardino: devo sistemare Biancaneve e i sette Nani (lo so, è una cosa brutta da dire, ma mia madre ha gusti orribili). Oggi ho annaffiato le ninfee. Pensavo che potremmo preparci un pranzetto coi fior di Loto.

eddiemac ha detto...

west: qui ci vorrebbe junior per risponderti
stillpoint: boh, comunque io non c'entro
pista: invece sì
pista2: cercherò di non prendere funivie, che poi cadono
anonimo: no, temo non ci fosse scritto nient'altro. però mi piace l'imperativo catatonico
ju: sarà stato un amico tuo
nellacolonia: casa delle libertà, casa di barbie... ci si confonde
almavox: ;)
elena: ti bacio pure io
silvia: uno se l'aspetta sempre, da un pc. ti voglio bene anch'io
clim: nessuna depressione. almeno credo. se hai un lavoro da darmi, chiamami pure. ho dei numeri per il gioco del loto. (ma i turchi avranno la storia di biancaneve e gli ottonani?)