giovedì 14 ottobre 2004

viale monza. più o meno all’altezza del numero 109.

giusto di fianco al ponte della ferrovia, quello con la pubblicità delle gomme pirelli. io una pubblicità così, su un cavalcavia, l’avrei pensata tipo: “pirelli, la gomma del ponte”. mica per niente non faccio il pubblicitario.

sono quasi le otto di una sera qualunque, un sabato alquanto autunnale, ad essere precisi, ma la temperatura non è ancora pronta per il crollo e resiste stoicamente intorno ai venti gradi

lanciando distrattamente uno sguardo dal finestrino di una macchina di passaggio, evitando accuratamente di distrarvi per non finire in uno dei tanti cantieri aperti sulla strada, potreste vedere una figura immobile incastonata nello stipite di un portone, una specie di gargoyle in jeans e maglietta. tiene in mano il secondo libro di paul beatty, in un’odiosa edizione rilegata mondadori rubata in biblioteca, e legge senza preoccuparsi di quello che succede là fuori.

ogni tanto alza la testa, giusto quando passano, ritmici, gli intercity per milano centrale, giusto per vedere le luci che ondeggiano sulle linee elettriche, e i finestrini illuminati dei treni.

la città si muove a tratti, inquieta.

lui resta immobile a leggere paul beatty, e anche questa è una presa di posizione.



ben webster ha un suono così morbido che quando attacca my funny valentine, il sax ti avvolge come una coperta calda.

fuori fa freddo, e la luce dei lampioni illumina parzialmente la strada, mentre io me ne sto qui, catatonico come il pensatore di rodin (ma meno rigido), a fissare il monitor.

qualsiasi beneficio cerchiate, fissare il monitor non aiuta granchè, ve lo dico per esperienza.


17 commenti:

Climacus ha detto...

Non è consolante (anzi, direi piuttosto inquietante) , ma a me vien voglia di dirti una di quelle frasi stupide, 'ti sono vicino' oppure 'vedrai che andrà meglio', giusto per farti capire che mi stai a cuore.

pista ha detto...

tristezza :(

eddiemac ha detto...

beh? che avete tutti, oggi?
un bacio a tutti e due :)

Ekatherine ha detto...

au clair des LCD. un bacio

Ubikindred ha detto...

Comunque suggerisco il passaggio das LCD a LSD, dicono che migliori la visione......

Ubikindred ha detto...

Va beh, allora intervengo io e dico che rapoport lo dici a tua sorella :-D

anonimo ha detto...

:-)

anonimo ha detto...

Il brutto è quando cominci a vedere che anche la realtà è fatta di pixel.

anonimo ha detto...

Ho deciso il sogno della mia vita è attraversare il centro di Varese alle 8:07 del mattino con una ruspa.... le ruspe non hanno le frecce... e fanno quello che vogliono senza problemi.... tanto anche se gli vanno addosso non gli succede mica niente. eppoi guardi tutti dall'alto.eppoi vai a trenta all'ora e fai arrabbiare tutti, ma a te non te ne frega niente perchè tanto la ruspa mica può andare più veloce...
Ho deciso se un giorno diventerò ricca mi compro una ruspa e ci vado in mezzo a varese alle 8:07 del mattino

anonimo ha detto...

Caro Eddie... lo so che il mio commento non c'entra niente... ecchepperò uno mica ci può mettere 20 min per fare 25 Km e 40 minuti per farne 3 di Km... non è equilibrato

anonimo ha detto...

forse tu sei un pubblicitario!

e a quest'ora frotte di ragazzotte staranno litigando per vedere il tuo karma (spero ti sia cambiato la biancheria)

ben "frog" webster era forte, ma non avrai bisogno di lui sciogliere una ragazza, a te basterà la lingua... cioé la parola

junior ha detto...

e comunque per quanto ne so io la gomma del ponte è un chewing gum adatto ai periodi post-intervento odontoiatrico

e.l.e.n.a. ha detto...

uhmm...un giovedì che è un sabato...secondo me hai esagerato con la melatonina...lo dicevo io che 15 quintali erano troppi... o tropi...?...comunque tristi...di questo ne sono sicura...

anonimo ha detto...

Questa è la storia di Franco, il piccolo geco d'appartamento.
Franco faceva un lavoro onesto, il geco d'appartamento, s'alzava tutte
le mattine alle 6, lavorava fino a tardi e riusciva così a sfamare i
suoi figli (con zanzare, ragnetti e zozzate del genere).
Un giorno la vecchia signora proprietaria dell'appartamento dove Franco
lavorava morì e venne ad abitarci una coppia di tizi un po' snob.
La tipa non voleva che il geco continuasse a scorazzare libero sui muri
e costrinse il marito a liberarsene, "quella bestiaccia", diceva al
marito, "non voglio che spaventi le mie zanzare!".
Il marito, Gerardo, un uomo di gran cuore, non volendo fargli del male,
convinse il geco a salire in macchina con lui, e, percorsi due km sulla
Pontina lo abbandonò in campagna.
Qui Franco, non avendo altra scelta, si tuffò in una bocca di lava e
sentì un gran caldo, come un maglione di cashmire, solo dappertutto.


stewie

Ubikindred ha detto...

Il che dimostra che la bocca di lava è un ottimo metodo per scaldarsi

eddiemac ha detto...

chew: mi veniva una cosa pensando a etere come femminile plurale, ma era un po' fraintendibile
eka: chiamami chopin III
ubik: sei il timoty leary de' noantri
c-blog: *)% (vabbè)
blogghino: sono contro l'atomismo. altrimenti mi squalificano agli olistic games
landi: ti ci vedo. davvero.
marcello: non è che ci stai provando?
jù: c'hai ragione, come al solito
elena: non sottovalutiamo il fattore tempo (giovanni tempo, contadino della bassa padana)
stewie: ti adoro
ubik: meglio della stufetta, mi sa (...)

anonimo ha detto...

ciao!
ma siete tutti collegati!
Io leggo a volte il blog di Climacus..
da dove scrivete?
tutti dalla stessa città?
ciao ciao!!!