giovedì 9 ottobre 2003

ci eravamo lasciati con parmenide, e i sotterfugi più o meno ortodossi per sfuggire al suo temibile assunto: l’essere è e non può non essere.


questa affermazione di “protologica” (tra le altre cose palesemente contraddetta dai sensi) diventa un po’ ingombrante e l’interesse degli scienziati per scoprire come va il mondo comincia a sfumare. oltretutto, fra le molte teorie, sembra che sia impossibile trovare un accordo su come vadano realmente le cose nel mondo.


(piccola parentesi: questa cosa di non trovare un accordo sui fondamenti gli scienziati la ritorceranno contro i metafisici più di venti secoli dopo, solo per venire nuovamente accusati dello stesso misfatto dai filosofi della scienza nella metà di questo secolo. da allora gli scienziati hanno perso l’abitudine di occuparsi dei fondamenti.)



nasce una nuova categoria di pensatori, che hanno capito fondamentalmente 3 cose:



  • se il mondo non si può indagare, forse si può avere miglior fortuna con l’uomo

  • quello che è importante è il linguaggio: è la parola che convince, non la realtà dei fatti (che non sappiamo neppure se esista)

  • pensare forse può diventare un mestiere e noi sopravviviamo senza fare troppa fatica fisica

(questo per dire che i greci avevano già inventato praticamente tutto, e il germano reale dell’altro ieri aveva tristemente ragione)



curiosamente però, di questi pensatori (passati alla notorietà come “sofisti” ci danno notizia platone e aristotele, che, come vedremo in seguito, sono invece molto preoccupati di dimostrare che una realtà oggettiva esiste eccome, e che la verità non solo si può, ma si deve, raggiungere. questo fa sì che forse il loro giudizio sui sofisti non fosse particolarmente obiettivo. più o meno sarebbe come se la storia del terrorismo internazionale la scrivessero gli americani.

9 commenti:

tulipani ha detto...

No, eddie, no, no, no. Io adesso mi rifiuto. S'era detto la roba impegnativa di mattina. Guarda: apro tutta la pagina dei commenti per coprire la lezione. Guarda, adesso chiudo anche gli occhi. No, non è che mi sento in colpa. E' una questione di principio. S'ERA DETTO DI MATTINA O NO?

eddiemac ha detto...

no. vabbè, mica sei obbligata a leggerlo adesso.
com'è che ti senti in colpa?

7denari ha detto...

Gorgia faceva parte di questa simpatica combriccola?

eddiemac ha detto...

già...

Ziocy ha detto...

Se Fede è il direttore di un telegiornale nazionale, tutto è lecito...

anonimo ha detto...

ah, se si parla di retorica io posso fare la mia porca figura!

eddiemac ha detto...

sì, parleremo di retorica, almeno per un po'. potrai fare tutte le figure (retoriche) che vuoi...

Ekatherine ha detto...

Che poi tra l'altro mi sono sempre immaginata cicerone con la faccia di emilio fede e la cosa è stata un handicap nel corso del liceo.

Ekatherine ha detto...

inventio, elocutio, actio, ...?!
omiodio, sono malata