mercoledì 10 settembre 2003


piccola digressione prima di tornare a eraclito e parmenide.


tornando brevemente all’opposizione pensiero bipolare/ternario di cui abbiamo discusso, avevo tralasciato il discorso sulla tipologia umana, che avrei affrontato parlando di socrate, ma alcune richieste ecc. ecc..


se il mondo è pieno di dicotomie classiche riguardo agli uomini (uomo d’azione/di pensiero, introverso/estroverso,  per citare jung) intorno alla metà di questo secolo un tale sheldon propose una “classificazione dei tipi umani” che seguisse uno schema tripolare, tipico del pensiero orientale (3 sono le vie di liberazione: devozione, opere, conoscenza). sheldon propone tre tipologie estreme che si dovrebbero mixare nell’uomo equilibrato, anche se ognuno ha la propria. le cito con il linguaggio di sheldon:


endomorfo: l’individuo in estremo grado endomorfo è molle e rotondo, ama il cibo e la compagnia, le comodità, il lusso, la cerimoniosità. a lui è aperta la via della devozione verso un dio personale, e la compassione verso gli esseri viventi


mesomorfo: è duro e muscoloso, ama l’attività muscolare. è aggressivo ed ha sete di potere, è coraggioso e ama la lotta,  indifferente al dolore. a lui è aperta la via delle opere, la sua brama di azione si libera nel fare le cose, nell’agire con distacco


ectomorfo: è esile e non ha muscoli. introverso, ipersensibile, si preoccupa più di ciò che avviene all’interno di sé che non del mondo che lo circonda. non desidera dominare, ama la solitudine ma non la routine. a lui è aperta la via della conoscenza e dalla consapevolezza, che si libera riconoscendo il fondamento delle cose.


così, a spanne mi vengono in mente gargantua, lancillotto e amleto.


chiaro che nella maggior parte delle persone queste caratteristiche sono bilanciate,  anche se lo stereotipo risulta lampante a tutti, immagino.


quello che volevo sottolineare non sono tanto le tre tipologie, quanto il fatto che questo tipo di pensiero non oppositivo, resta aperto. la composizione di uno schema omnicomprensivo risulta impossibile, perché un individuo non può avere tutte le caratteristiche di cui sopra. il sapere resta espresso nella maniera che lui può comprendere al meglio, non esiste una sola strada, né la “prospettiva totale” di cui parlavamo qualche mese fa. ognuno conosce secondo le sue capacità e caratteristiche, che è come dire, ad ognuno la sua strada.


7 commenti:

anonimo ha detto...

non so perchè, ma questa lezione mi ha ricordato un ristorantino molto carino a Stroncone.......

sergio ha detto...

C'è un modo per certificare di essere endomorfi? O, che so, delle associazioni tipo Internazionale Endomorfa o cose del genere?

Ziocy ha detto...

Potremmo essere soci onorari...

eddiemac ha detto...

io proverei a cercare con google. qualcosa trovate. in alternativa vi organizzate e fate i soldi. prendo il 3% per l'idea, ok?

tulipani ha detto...

Tutti endomorfi, eh? Lo immaginavo: tutti belli et eleganti et edonisti et squilibrati. Ma io non ci casco: tornate quando avrete il certificato.

eddiemac ha detto...

veramente io non c'entro con il club degli endomorfi, io prendo solo la percentuale

falcoincantato ha detto...

cazzo io no so cosa essere.....