domenica 15 febbraio 2004

la lingua del daino ...

la lingua del daino è calda e morbida.


si fa strada con cautela, spingendo il naso umido attraverso la rete, fino ad arrivare alle briciole di pane secco.


e solo nell’istante in cui la lingua ti accarezza la mano, in quel preciso istante, ti rendi conto di essere vivo.


 


sto cercando di spiegare questa cosa a domitilla che mi guarda immobile e sembra non capire.


del resto domitilla è una pianta, e non mi aspetto che capisca.


milano mi accoglie nel grigio del mattino e decide che è disposta a sopportarmi un paio di giorni senza subire traumi. io faccio il carino e mi complimento per le migliorie che la città ha apportato durante la mia assenza. in via vallazze, al posto della unes, c’è un lidl.


poi per due giorni alcune scosse di elettricità statica mi attraversano il cuore lasciandomi  alcune consapevolezze, fra cui il fatto che alle giraffe piace essere accarezzate sul collo.


quindi torno a casa e mi tuffo nel nero di seppia. temo che la seppia non abbia gradito, ma che ci devo fare?


 


cose_da_fare.txt



  • ricordarsi di essere qui, e non altrove

  • ascoltare in loop educated guess

 


disclaimer: il fatto che io sia salito su una bici non ha nulla a che vedere con quello di sconvolgente che è successo nell’universo in queste ultime 32 ore. almeno credo.


la cronologia degli eventi narrati risente di riferimenti spazio temporali non necessariamente adeguati alla nostra dimensione: ad ogni modo per saperne di più sugli avvenimenti spaziali rivolgetevi all’esa, per i temporali consultate il meteo.

11 commenti:

tulipani ha detto...

Quel daino lì mi ha fatto venire in mente una cosa di quest'estate con la tartaruga F5-44Zj.

Ekatherine ha detto...

sono contenta per il daino e per la bici (effettivamente oggi c'è stata una leggera pioggia di rane azzurre del congo, ma è durata giusto giusto due minutini)

anonimo ha detto...

....a me mi piacciono i daini....landi

HiroProtagonist ha detto...

Esprimo la mia formale protesta per questo post tendenzioso in quanto lo stesso, fin dal primo verso, lasciava presagire sviluppi zoofili assenti nello svolgersi della narrazione. La citerò per pubblicità ingannevole e chiederò la sua espulsione dall'albo dei lanzichenecchi.
Distinti saluti,
Hiro Protagonist

anonimo ha detto...

milano la domenica è spettacolare, è il giorno in cui la amo di più, puoi girare anche in macchina senza impazzire, dato che in città non è rimasto quasi nessuno!!!

eddiemac ha detto...

tulipani: anche a me
eka: le rane azzurre in congo sono da ricondursi ad una commissione ricevuta dal beato angelico
landi: lo so
hiro: sei stato l'unico ad abboccare, però. i lanzichenecchi non mi vogliono più da quando ho detto che lo switzerdutch è uno schifo
anonimo: vero. ma milano non è granchè, ammettiamolo...

Ekatherine ha detto...

avevo abboccato anch'io ma sono pudìca e non l'ho detto -_-

Ubikindred ha detto...

Milano non è un granché? Dissento! Non potrei vivere in nessun altro posto, almeno non in un posto che abbia meno benzene nell'aria....

pulsatilla ha detto...

Salutami domitilla.

eddiemac ha detto...

eka: non ho parole...
ubik: anche le polveri sottili, però (ma come saranno quelle spesse?)
pulsatilla: sicuro.

anonimo ha detto...

? l' unes e' sempre al suo posto,ce ne sono pure 2, lidl e' oltre la ferrovia