martedì 27 gennaio 2004

la logica aristoteli...

la logica aristotelica e l’ornitorinco


 


per indagare razionalmente quello che platone aveva inventato occorreva un metodo razionale,


in modo che si potesse arrivare a qualcosa di chiaro e sicuro.


il metodo più seguito in assoluto lo inventa aristotele e si chiama più o meno “logica occidentale” che si esplicita soprattutto nel pricipio di non contraddizione di cui abbiamo gia parlato qui 


difficilente si rinuncia alla metafisica occidentale se contemporaneamente si fa uso del principio.


ci hanno provato i ragazzi del circolo di vienna ma a dire il vero con scarsi risultati. la loro idea era più o meno questa: “una frase ha un significato, soltanto se è verificabile; il resto è metafisica, e possiamo tranquillamente farne a meno.”


sfortunatamente non si resero subito conto che l’affermazione “una frase ha un significato, soltanto se è verificabile”, non è affatto verifcabile, e loro stavano facendo della metafisica a tutti gli effetti. (per inciso questa roba si chiama “argomento di ritorsione” e solitamente getta nello sconforto chi lo subisce)


 


ad ogni modo, la logica non è l’unico metodo possibile


 


c’è chi, come perelman, ha deciso che la logica non è fatta per gli argomenti di carattere metafisico e propone di disinteressarsi della contraddizione per concentrarsi sulla compatibilità.


le questioni andrebbero risolte attraverso un metodo retorico (non esiste contraddizione in retorica, esiste solo incompatibilità) giudicato da un uditorio qualificato. questo salverebbe (forse) il criterio di razionalità. ci torneremo.


ma molti hanno parlato di metafisica senza ricorrere al principio di non contraddizione.


per citarne alcuni, la mistica tipica delle 3 religioni monoteiste (i mistici cristiani, la sapienza sufi, la sapienza orale ebraica), la via dell’oriente (nonsense e koan zen). questi metodi non possono certo chiamarsi razionali, ma non vedo perché dovrebbero essere peggiori, a priori.


che c’entra l’ornitorinco? niente, ma faceva figo.


 


compito a casa:


fate un affermazione che non tenga conto del principio di non contraddizione. Non è così facile come sembra

14 commenti:

malraed ha detto...

non c'è koan senza logica.

eddiemac ha detto...

già. ma non c'è logica con il koan.

anonimo ha detto...

"io non sono io". va bene prof? (occhi dolci)

tulipani ha detto...

- Signora, come andiamo?

- Ah, caro mio... va e non va... con questo tempo come può andare? nevica e non nevica... dammi due etti di gorgonzola.

eddiemac ha detto...

la formulazione del pdc originaria è ": “a nessun oggetto può appartenere e non appartenere la stessa caratteristica nello stesso tempo e sotto lo stesso aspetto”". questa seconda parte, in effetti mette un po' in crisi.
il che vuol dire che nella realtà è praticamente impossibile trovare enunciati contraddittori salvaguardando la comunicazione. io mi sarei lanciato su cose non fisiche, tipo sulla dottrina trinitaria, (dio uno e contemporaneamente trino), cose così.

anonimo ha detto...

Ad uno zombie appartengono contemporaneamente vita e non-vita, oppure non vale perché è una creatura inventata proprio con questa caratteristica?

eddiemac ha detto...

tuls: io direi che vale. (e poi chi l'ha detto che gli zombie non esistono? dovresti vedermi al mattino!)

cripilandia ha detto...

Solo al mattino?

kairos ha detto...

Nemmeno Russel con la sua antinomia e il catalogo della casa editrice è riuscito a superare lo scoglio della contraddizione; probabilmente l'ornitorinco ne sa qualcosa...
Io, purtroppo, non conosco nessuno dei due.

Ubikindred ha detto...

Come ebbi a dire in precedenza: un onda di probabilità collassa solo in presenza di un osservatore: ad esempio il gatto di Shroedinger (ma era lui? Boh!) è vivo e morto allo stesso tempo e nella stessa scatola. Almeno finché non apriamo la scatola e ci guardiamo dentro. Ammetto che fisica e metafisica, comunque, tendono ad assomigliarsi molto, ultimamente. Il principio di verificabilità (o meglio di non falsificabilità) di popperiana memoria (credo), in effetti non mi ha mai convinto. Ma anche Kuhn e figliastri....mah! Ad ogni buon conto, io ho studiato economia, che volete da me?!?!?! :-)
P.S. Pensavi ad un bel Mig di conchiglie illuminato da dentro Eddie? ;-)

anonimo ha detto...

questa é un'isola felice

eddiemac ha detto...

cripi: ok, non solo al mattino
kairos: la conoscenza è importante... ti presento l'ornitorinco
ubik: quando schroedinger ha guardato nella scatola, il gatto non c'era. è scappato ai caraibi e ora vive felice sosreggiando cocktail a base di salmone
lu: sarà, ma qui fa freddo lo stesso...

Ubikindred ha detto...

Cocktail a base di salmone??? Urgh!

anonimo ha detto...

l'isola che ho in mente io é freddissima, battuta dal vento e piena di spirito e molto, molto luminosa