venerdì 16 gennaio 2004

ieri sera ho ricostr...

ieri sera ho ricostruito una tavola di tre vignette di art spiegelman a partire dalla descrizione della prima vignetta.


devo ammettere che un po’ di iconografia me l’aveva appena data un’articolo di d.f. wallace, ma beccarla così, alla perfezione…


a volte mi spavento da solo. specialmente quando mi ritrovo all’improvviso davanti allo specchio, senza essermene reso conto.


naturalmente è anche possibile che io e spiegelman siamo gemelli astrali, (escluderei la faccenda dei gemelli omozigoti), o che lo spirito di spiegelman si sia impadronito di me per il tempo necessario ad infondedrmi la visione (sì proprio una visione) della tavola completa.


oppure la vignetta di spiegelman vagava misteriosamente per l’italia e io sono entrato in contatto grazie alla mediazione della guida italiana del fumetto (mi fanno ridere quelli che non credono ai medium. il medium è il messaggio, lo dicecva già mc luhan op. cit.). naturalmente è anche possibile che la tavola di spiegelman fosse mostruosamente banale…


 


alcune cose che ho imparato ieri


 


1. esistono delle scope invisibili che inseguono le persone, apparentemente senza motivo.


alcune persone hanno pensato di negare questa affermazione con un argomento risibile: le scope non esistono perché nessuno le ha mai viste.


mi sarei stupito del contrario. questa argomentazione mi sembra piuttosto una conferma alla tesi iniziale. essendo scope invisibili, mi sembra ovvio che nessuno le abbia mai viste, altrimenti non sarebbero scope invisibili.


le scope invisibili, comunque, non sono pericolose per l’uomo, anche se sono dannosissime per gli acari invisibili.


 


2. ci sono dei conigli che si credono gatti.


questo getta una luce oscura sulla insondabile psiche dei conigli.


ad ogni modo, non sembra che i conigli che si credono gatti abbiano grossi problemi, tranne quello di emettere suoni strani e balzare sul cibo con la prontezza tipica dei gatti.


esiste anche una teoria parallela che sostiene che in realtà quei conigli non si credono gatti, ma siamo noi che pensiamo che quei conigli si credano gatti. io tenderei a rifutare questa teoria perché non mi sembra che sia abbastanza pulita e lineare, richiedendo infatti un notevole impiego di consecutio ed una preesistente teorizzazione su cosa sia la realtà.

7 commenti:

pulsatilla ha detto...

Te l'avevano già detto che eri pazzo, sì?, oppure sono la prima a fartelo rilevare?

Ekatherine ha detto...

mi sono girata, e la scopa invisibile non c'era. adesso ci credo anch'io.

kairos ha detto...

Maus è una lettura che oltre alle scope invisibili fa pensare, ovvio, ai topi, alle finestre rotte, al silenzio, alle sproporzioni causa-effetto. E alla poesia. Invisibile, anche quella.

anonimo ha detto...

Finchè la scopa invisibile non mi si infila in c..o pretendendo di farmi ramazzare la stanza, va bene. Ho conosciuto persone che credono di essere gatti. Può essere soggetto alle stesse ipotesi e tesi?

Climacus ha detto...

Tu, a volte, mi ricordi pericolosamente lewis carrol. (ma lo sai che quando Myrna Mynkoff salva Ignatius dall'internamento, ho quasi pianto? Anche tu, detto con affetto e stima non indifferenti, devi avere una Myrna Mynkoff da qualche parte pericolosamente simile a mary poppins che ti protegge e t'ama) (ah, che invidia!) (le scope invisibili sollevano polvere? Oppure la catturano, come swiffer? questa storia dei conigli mi rende triste perché mi riporta alla mente il povero aristotele, la mia cavia peruviana albina morta di vecchiaia che, anziché squittire, pigolava. E volava, anche. Dormiva a testa in giù. Era una cavia, però: l'hanno stabilito durante l'autopsia) (ahahah)(vorrei restare qui un altro po', ma la fretta, cattiva consigliera, mi consiglia di affrettarmi e andarmene, prima dell'avvento del cinghiale bianco) (ho letto che i malati di mente sono trecentomilioni. Solo in Italia, dico io.) (no, non lo metto il pigiama.) Ciao Eddie.

tulipani ha detto...

Non ho capito cosa hai fatto *esattamente* con spiegelman, ma il risultato mi sembra sensato.

Mi pare anche molto bello e sensato l'argomento "consecutio".

Ho anche capito che devo aggiungere un altro capitolo al mio saggio "Le cose che devo ancora leggere, vedere, capire"

eddiemac ha detto...

pulsatilla: anche tu lo dici solo per farmi piacere...
eka: visto?
kairos: il suono dell'invisibile si avvicina al silenzio, ma non è esattamente la stessa cosa.
akin: suppongo di sì. ma non ne sono del tutto sicuro. credo implichi un problema di ricorsività
clim: io in quella scena ridacchiavo dell'abilità di ignatius (...) io se fa freddo il pigiama lo metto.
tulipani: vorrei leggerlo, quel saggio.