lunedì 1 dicembre 2003

felafel, ravioli di ...

felafel, ravioli di carne alla griglia e kefkedes, uniti in una curiosa danza pilorica stanno a testimoniare che è ufficialmente partito il giro del mondo in ottanta ristoranti: proteste vibrate si levano dallo stomaco, che del resto, come un umile monaco benedettino, non ha voce in capitolo.


la leadership è salda nelle mani dei poteri forti che hanno optato per un approccio olistico al problema alimentare.


mi è stato fatto notare che sono indietro con le lezioni, il che è indiscutibilmente vero. conto di ricominciare appena risolvo le sopracitate controversie dottrinali interne.

7 commenti:

Ekatherine ha detto...

kefkedes... è da prima della maturità che non mangio greco... (mmm, quelle polpettine, e il cocomero, li ricordo con affetto) torno a Lucarelli e la sua Bologna, anche se l'ho già visto lo riguardo, tanto di dormire non c'è verso...

Akin ha detto...

Un saluto Eddie! Se vuoi ti conziglio di venire a prendere qvi un bel panino "dall'Orco"... :)

Climacus ha detto...

Al ristorante greco preparano anche il ciceone?

eddiemac ha detto...

no, ci ha servito del kretikos bianco.
ho provato a chiedere ma pare che eleusi non vada di moda. essendo bevanda per iniziati il kykeon lo offrono come aperitvo, immagino...
non sono ancora mystes (fra le altre cose, suona pericolosamente assonante a "me stesso")

Climacus ha detto...

Ehi, a dire il vero io il ciceone credevo fosse una di quelle ricette in qui ci metti qualsiasi tipo di ingrediente, qualcosa di simile alla bagnacauda torinese.

eddiemac ha detto...

quella è la pozione magica di asterix. da non confondere con le polpette del venerdì nelle mense chiuse il weekend

Ekatherine ha detto...

mi sento di aggiungere che per me Eddie è ierofante dei misteri del kefkedes, che il kykeon è un misturotto a base di farina, cacio e vino o anche miele talvolta con aggiunta di altre cose (l'abate Rocci perlomeno dice così, io mi fido) e che vi invito tutti quanti a ubriacarvi con me di vino d'Ismaro, o di vino di sabina di quattr'anni o di Cecubo chiuso con cento chiavi o se vogliamo andare sul moderno, di metaxa (ce n'è rimasto ancora un po')