venerdì 6 giugno 2003

continua

dire che “l’ente è intelligibile” significa dire che l’ente è incontraddittorio, ossia che ciò che è contraddittorio è ontologicamente impossibile. (mi scuso per i giochi di parole che ai filosofi piacciono da impazzire, e in questo sono secondi solo ai logici, ma questa piccola premessa è davvero importante a livello metafisico.)

tutto ciò, per farla estremamente breve e omettendo qualche passaggio, si riduce al
principio di non contraddizione formulato per la prima volta dal buon aristotele (cfr. 01/06/2003) in cotal guisa: “E’ impossibile che la stessa cosa appartenga e insieme non appartenga a una medesima cosa, secondo lo stesso rispetto”

mi sembra che per oggi possa decisamente bastare, di cose a cui pensare ce ne sono parecchie.

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