lunedì 9 giugno 2003

musica: gratitude, ani di franco (so much shouting...)
libro: la pragmatica della counicazione, p. watzlavick, ed astrolabio.


incontrato nessuno oggi, salendo su per i bricchi. se si escludono le capre e gli insetti, ,intendo. e due matti vestiti da rambo che sono partiti di corsa, arrivati chissà dove, e scesi sempre di corsa... misteri della psiche umana.
comunque c'è stato anche tempo per un'ora di sonno con dei mosconi che sembrbavano elicotteri con la pista di atterraggio molto vicina a noi...


ma torniamo a noi.
vi sarete accorti che lo schema vero/falso è più o meno il nostro comune modulo di comunicazione. ma qualche volta anche la ferrea logica fa un po' di casino.
ci sono delle richieste che a volte non tengono conto del modo che noi consideriamo normale e logico (funziona così da secoli...) di comunicare. ecco alcuni esempi:
sii spontaneo
dovresti amarmi
io sto mentendo
ignorate questo cartello
sono ingiunzioni paradossali. per fare quello che mi si chiede non devo fare quello che mi si chiede.
se devo pensare di essere spontaneo, non lo sarò. e se qualcuno me lo chiede mi preclude la possibilità di esserlo.
se devo sforzarmi di amare qualcuno non sarà amore. e se uno me lo chiede non potrò soddisfarlo, proprio perchè me lo chiede.
quando affermo di mentire, se dico la verità non sto mentendo
se leggo il cartello non lo sto ignorando. ecc.
chi si trova a dover sostenere delle situazioni simili di solito ha grossi problemi, anche se non si rende conto del perchè.


l'unico modo per uscire dalla situazione paradossale è rendersi conto che esiste, e parlare di essa, ossia metacomunicare.
uscire dal punto di vista per affrontare un punto di vista differente (vi ricorda qualcosa?)


ma la comunicazione non è fatta solo di contenuti.
ne parleremo la prossima volta

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