giovedì 12 giugno 2003

musica: ben harper, live from mars


tramonto rosa. il cielo si colora all'improvviso, il lago assume una tonalità esasperatamente pastello. poesia, per un istante. poi la svizzera segna contro l'albania e tutto ritorna normale (...)


lezioncina del giorno ancora un po' di pazienza, poi un pochino di vacanza dalle lezioni, ,giuro. giusto per riflettere su queste 2 settimane


se riduciamo il vero e il falso a prassi consolidate, alle aspettative collettive, siamo in piena prospettiva scettica. ma se lo scettico sostiene che nessuno ha ragione, che la vita è un punto di vista, può aver ragione? ovvero, sta dicecendo qualcosa di sensato sul mondo? (cfr. la lezione sul principio di non-contraddizione)


per lo scettico (e non solo per lo scettico in verità) porre l'io come possessore esclusivo dell'orizzonte percettivo è impossibile. in che senso tu hai ciò di cui parli e che sei il solo ad avere? lo possiedi? non dovresti dire piuttosto che nessuno ce l'ha? è chiaro che se escludi logicamente che un altro abbia qualcosa, anche il dire che tu ce l'hai perde il suo senso, la "stanza visiva" è quella che non ha nessun propietario, non posso possederla. anche il dato sensibile più semplice non è un termine assoluto ma si dà sempre in un contesto relazionale: la percezione implica un orizzonte, la figura è sempre una figura su sfondo, e l'offrirsi della cosa è sempre inerente ad un punto di vista. il solipsismo che non può essere superato è solo l'impossibilità di una comunicazione TOTALE che coinvolga le fondamenta della persona; esso è solo il risvolto del fatto che esiste una soggettività. se esiste la soggettività essa ha in sé la sia la comunicazione sia il solipsismo, a livello di fondamenta (libertà incatenata: il nostro essere è sempre un essere-al-mondo e ciò implica la comunicazione. ma il nostro essere è anche nostro e ciò implica la solitudine).
ossia: per affermare la pluralità e la pari dignità dei possibili punti di vista, occorre far valere l'universalità e la superiorità su tutti di almeno questo particolare punto di vista: che tutti i punti di vista si equivalgono. come si esce da questa contraddizione?
non si sta parlando qui di un'attività filosofica in generale. non c'è UN metodo della filosofia, ma ci sono metodi, per così dire, differenti terapie. (cfr. wittgenstein) così la posizione scettica è UNO tra i possibili esempi di concezione del mondo.


3 commenti:

Spring ha detto...

Noooo, perchè vacanza????? Come faccio a dire al mio gatto (che ieri correva come un ghepardo per casa portandosi un vecchio berretto fra i denti a mo' di topo morto) che sono finiti i nostri filosofici dialoghi pomeridiani? Sigh...ci rimarrà mooooolto male...
sigh...sigh...sigh...

anonimo ha detto...

è solo per non generare troppa confusione. non durerà granchè, mi conosco. al massimo qualche giorno. quindi non ti abbattere, chè mai potrei abbandonare il tuo gatto :-). e durante la pausa mi limterò a citare un po' di cose, senza entrare troppo nei dettagli...
bacio

eddiemac ha detto...

comunque il tuo gatto, secondo me, ha capito un sacco di cose della vita